Cucinare bene nelle cucine casalinghe oggi non è solo una questione puramente legata all’abilità. A contare sono di fattoi supporti tecnici, primo tra tutti proprio il piano cottura. È possibile infatti cucinare meglio se si ha a disposizione un piano cottura che permetta di regolare con estrema precisione l’intensità della fiamma, consentendo una cottura sempre uniforme data da un calore diffuso in maniera uniforme.

Qualora si presenti la necessità di effettuare l’acquisto di un piano cottura, è necessario tenere conto di molteplici fattori in grado di determinare quale modello meglio si addica ad ogni genere di esigenza: le dimensioni, così come le più comuni abitudini familiari, unitamente allo stile di vita, sono di norma determinanti, così come il numero di componenti che andranno ad usufruirne. Ecco dunque come orientarsi più facilmente nella scelta, grazie a una vera e propria panoramica dei modelli più comuni in disponibili sul mercato.

Tipologie di piano cottura

Tra le molteplici tipologie di piani cottura non è poi così difficile destreggiarsi nella scelta: occorre semplicemente conoscere le caratteristiche di ciascun supporto in modo tale da selezionare quello che meglio risponde alle personali necessità. Ecco dunque quali sono le peculiarità che contraddistinguono i piani cottura a gas, elettrici e i moderni piani cottura a induzione. 

piano cottura

Piano cottura a gas

 Il piano cottura a gas rappresenta senza dubbio una scelta piuttosto tradizionale sebbene piuttosto collaudata: i modelli più moderni e all’avanguardia offrono un design sempre particolarmente elegante, unito a funzionalità pensate per rispondere ad ogni genere di esigenza.

La cottura in questo caso avviene grazie al calore generato dalla fiamma che si accende per mezzo di una scintilla attivata dal cosiddetto accenditore controllato da un pulsante separato o in alcuni casi direttamente dalle manopole che consentono di regolare l’intensità dei fuochi. Una soluzione particolarmente comoda poiché permette di evitare l’utilizzo di due mani per attuare tale operazione, determinando inoltre una regolazione del calore pressoché istantanea. In commercio sono disponibili piani cottura a gas proposti in dimensioni differenti e con un numero di fuochi variabile da 1 a 6, con bruciatori di varie dimensioni e potenza: i modelli a 4 fuochi rientrano tra i più diffusi risultando sufficienti per una famiglia composta da tre o quattro elementi.

Tuttavia è bene tenere presente che l’efficienza del piano cottura a gas non risulta particolarmente elevata: questo poiché di fatto, solo il 55% dell’energia impiegata si trasforma in calore utilizzato concretamente per la cottura. Il resto viene dunque disperso dalla fiamma nell’ambiente circostante. I piani cottura possono comunque essere realizzati in materiali differenti quali acciaio inox, in acciaio smaltato o in vetroceramica.

I piani cottura a gas in vetroceramica sono di norma i più pratici da pulire perché tale materiale non si surriscalda evitando in questo modo che lo sporco e i residui di cibo si incrostino o brucino irrimediabilmente. Le griglie dei fuochi sono solitamente realizzate in acciaio o in ghisa con la possibilità di essere comunque lavate in lavastoviglie. Allo stesso modo gli ugelli di fuoriuscita del gas tendono ad essere soggetti a sporco e incrostazioni, possono otturarsi e la loro pulizia richiede particolare cura e attenzione.

Tali dispositivi sono dotati inoltre di un sistema di sicurezza obbligatorio detto termocopia in grado di arrestare automaticamente la fuoriuscita del gas qualora la fiamma dovesse spegnersi accidentalmente a causa della fuoriuscita di cibo o liquidi dalle pentole. Garantiscono pertanto un ottimo livello di sicurezza anche se la presenza del gas tende comunque a richiedere una certa attenzione.

Tra le caratteristiche tecniche dei piani a gas compare la potenza nominale in watt (W) o chilowatt (kW), valore che si riferisce alla potenza termica massima totale del piano cottura, cioè con tutti i fuochi accesi a fiamma alta. I valori più comuni si aggirano generalmente intorno ai 7000-9000 watt per un piano a 4 fuochi, 9000-13000 watt per un modello a 5 fuochi, oltre 13000 watt per un 6 fuochi: è opportuno comunque ricordare che si tratta pur sempre di valori puramente indicativi in grado di agevolare comunque la scelta d’acquisto.

Più utile comunque considerare piuttosto la potenza termica del singolo fuoco, specie di quello più grande integrato nel piano cottura: in questo caso maggiore risulterò la potenza, più rapida di conseguenza sarà la cottura. I bruciatori più grandi sono di norma definiti rapidi o ultrarapidi, presentano una corona doppia o tripla e sono in grado di fornire una potenza termica tra i 3000 e i 5000 W, risultando pertanto indicati per una cottura rapida e decisa. I bruciatori medi o semirapidi, presentano invece una potenza compresa tra 1500 e 2000 W utili per una normale cottura. In ultimo i bruciatori più piccoli, detti ausiliari, sono costituiti da una potenza che si aggira intorno ai 1000 W risultando in questo modo ideali per cotture a fuoco lento realizzate in recipienti relativamente piccoli.

piano cottura a gas

Piano cottura a induzione

I piani cottura a induzione, sempre più in voga nelle cucine domestiche, funzionano mediante energia elettrica: il piano in vetroceramica nasconde una serie di bobine che, una volta attraversate dalla corrente, generano un campo magnetico in grado di trasformare la stessa in calore, solo a contatto col materiale ferroso tipico delle pentole. In questo modo il calore prodotto si concentra direttamente all’interno delle pentole, cuocendo direttamente al cuore del cibo.

La temperatura di cottura in questo caso viene gestita attraverso appositi comandi touch che permettono una regolazione estremamente precisa e accurata: i modelli più avanzati possono disporre addirittura di 17 differenti livello di regolazione che spaziano dalla cottura a “fuoco lento”, fino a raggiungere facilmente livello di temperature più elevate per poter così cucinare a piena potenza.

Tra le funzioni più utili presenti nel piano cottura a induzione compare sicuramente il timer, in grado di disattivare la superficie riscaldante in maniera automatica una volta terminata la tempistica di cottura impostata precedentemente. In alcuni casi il piano cottura può addirittura divenire un’unica superficie in grado di scaldare solo dove viene appoggiata la pentola. Notevole l’efficienza del dispositivo: a differenza di altre tipologie e tecniche di cottura, grazie ai piani cottura a induzione, il calore viene concentrato solo all’interno della pentola, senza disperdersi nell’ambiente: questo consente un’ottimizzazione della cottura sensibilmente più veloce, e dell’energia elettrica, sfruttata fino al 95%.

Il piano cottura a induzione è generalmente realizzato in vetroceramica. La sua superficie è piana poiché non presenta alcuna griglia e la sporgenza rispetto al top della cucina risulta decisamente ridotta conferendo all’ambiente e alla cucina stessa, un design moderno, minimale e raffinato. Tale superficie liscia agevola inoltre la pulizia e, dal momento che la vetroceramica non si surriscalda, evita la formazione di bruciature e incrostazioni durante la cottura.

Estremamente sicuro proprio perchéla superficie del piano non genera calore, permette di evitare scottature e incidenti domestici, spesso disattivandosi in autonomia al solo sollevamento della pentola.

Per utilizzare il piano cottura a induzione sono tuttavia necessarie pentole dal fondo ferroso, che per risultare idonee a tale uso, devono presentare uno specifico simbolo a forma di “serprentina” che indica l’induzione elettromagnetica. Di norma sono comunque adatte ai piani a induzione circa l’80% delle comuni pentole in acciaio costituite da un fondo molto spesso così come le classiche antiaderenti e tutte le pentole e griglie in ghisa. Ulteriore requisito delle pentole per l’induzione è dato dalla linearità del fondo, questo per garantire una cottura uniforme, e la perfetta adesione della pentola alla superficie di cottura.

Piano cottura elettrico

Nei piani cottura elettrici il calore viene generato da resistenze elettriche di forma circolare in grado di riscaldare le aree di cottura a contatto con le pentole. I modelli più moderni sfruttano piani in vetroceramica del tutto privi di sporgenze, le cui resistenze sono poste al di sotto delle zone di cottura o in alternativa possono essere dotati di classiche piastre e griglie sulle quali appoggiare le pentole.

L’efficienza energetica dei piani cottura elettrici, di norma non risulta particolarmente elevata, rasentando circa il 55%: il calore tende infatti ad essere disperso nell’ambiente e impiegato per scaldare la piastra di cottura o il piano in vetroceramica.

Il piano cottura elettrico può essere realizzato in acciaio inox, in acciaio smaltato o in vetroceramica e ancora una volta è proprio la stessa vetroceramica a facilitare le operazioni di pulizia, complice la superficie completamente piana. Discreta anche la sicurezza data dalla presenza di spie in grado di segnalare tempestivamente quando il piano cottura risulta acceso, fermo restando che permane comunque il rischio di bruciature accidentali e incidenti domestici.

piano cottura elettrico

Numero di fuochi del piano cottura

Quando si tratta di cucinare lo spazio e il numero dei fuochi diviene a dir poco determinanti: la presenza di quattro punti di cottura può risultare di norma sufficiente ma qualora la famiglia risulti numerosa o sia necessario cucinare piatti particolari, pensare più in grande diviene un’esigenza.

Tra i fattori da considerare quando si sceglie un piano cottura compare dunque il numero di fuochi o punti di cottura, scelta di fatto strettamente collegata alle singole necessità così come allo spazio a disposizione che deve poter coincidere con la larghezza del piano cottura.

Gran parte dei modelli disponibili presenta una larghezza orientativa che si aggira intorno ai 50-52 centimetri, in modo da consentire l’installazione del piano cottura su qualunque genere di top da cucina. Tuttavia tale valore tende a cambiare a seconda del numero di punti di cottura di cui è dotato il piano stesso: è pertanto possibile orientare la scelta spaziando tra modelli da 30, 60, 75 o 90 centimetri di larghezza, rispettivamente dotati di due, cinque o sei postazioni di cottura.

Per una famiglia di 3 o 4 persone generalmente un piano con 4 fuochi può essere sufficiente: per famiglie più numerose, o per chi è solito preparare molteplici pietanze, utilizzando anche pentole grandi o di forma particolare, sarà preferibile orientare la scelta su un piano che presenti almeno 5 o 6 punti cottura. Il consiglio è sempre lo stesso: meglio considerare piuttosto l’acquisto di piano cottura intermedio che disponga di 5 fuochi: non risulta infatti eccessivamente grande ma si dimostra decisamente più versatile e adatto anche alla preparazione di pietanze particolarmente impegnative.

Design

Il design dei piani cottura rappresenta una caratteristica sempre più importante: un piano di cottura elegante che presenti un incasso a filo piano può conferire un tocco di stile, moderno e contemporaneo all’intera cucina. Tale ambiente è infatti sovente a vista, spesso parte integrante della zona living: per questo motivo ipiani cottura di ultima generazione, in particolare a induzione, presentano un design avanguardistico, in grado di integrarsi perfettamente al piano di lavoro.

I piani a induzione da incasso prevedono un’elegante installazione a filo piano, evitando sporgenze dal top della cucina: questo fa si che la zona dedicata alla cottura, risulti un tutt’uno col piano di lavoro, soluzione che può tranquillamente essere adottata anche con alcuni modelli a gas o elettrici. L’impatto estetico tuttavia presenta delle differenze poiché la presenza di manopole contribuisce a rendere meno raffinata tale integrazione.

In alternativa è possibile orientarsi su una soluzione data dall’incasso a semi-filo piano, costituita da una cornice sottile e bordi lievemente rialzati rispetto al top della cucina, particolarmente elegante e perfettamente adatta sua ai piani cottura a induzione ma anche a gas e ai piani elettrici in vetroceramica. Nei modelli tradizionali realizzati invece in acciaio sagomato, di norma si ricorre a un incasso classico, che prevede la superficie del piano, sollevata di pochi centimetri rispetto al top della cucina.

piano cottura a induzione

Funzionalità

I piani cottura di ultima generazione dispongono sempre più spesso di tecnologie esclusive in grado di rendere più semplice ed accurata ogni cottura.

Maggiore libertà nella preparazione dei cibi, flessibilità e una cottura più rapida e precisa delle pietanze rappresentano senza dubbio i punti principali sui quali sono concepiti i piani di cottura più evoluti. Ampio spazio dunque alle zone cottura che offrono la possibilità di essere configurate in base alle necessità, alle cappe integrate nel piano cottura, alla connessione wireless ma anche ai sistemi intelligenti in grado di identificare facilmente le dimensioni delle pentole, e anche se tuttavia gran parte delle funzioni più evolute viene applicata sui modelli a induzione, non mancano di certo soluzioni dedicate ai piani a gas o elettrici.

Cappa integrata

Tra le ultime novità che coinvolgono i piani cottura a induzione compare la cappa integrata sottopiano, in grado di generare la corretta aspirazione accanto ai punti di cottura. Questo fa si che i vapori vengano assorbiti nell’immediato senza spargersi nell’ambiente, evitando la presenza ingombrante di una comune cappa aspirante presente sopra il piano cottura. Silenziose e particolarmente efficienti, le cappe integrate nel piano cottura possono inoltre disporre di sistemi in grado di rilevare i vapori, attivandosi automaticamente in funzione dell’intensità degli stessi.

Cappa Bluetooth

Grazie alla connessione Bluetooth alcuni piani cottura a induzione possono essere connessi direttamente alla cappa aspirante, in modo da gestirla utilizzando i pratici comandi touch presenti sul piano stesso.  Spesso tuttavia l’attivazione può essere altresì automatica in funzione dell’intensità del vapore.

Sensori di cottura

Per ottenere risultati perfetti è senza dubbio fondamentale che la temperatura sia sempre quella idonea al tipo di cottura scelto: grazie alla presenza di appositi sensori wireless da applicare direttamente sulle pentole, alcuni piani a induzione sono in grado di rilevare la temperatura di cottura intervenendo automaticamente per regolare costantemente l’intensità del calore in modo tale da garantire una cottura sempre perfetta.

Zone di cottura “su misura”

I piani a induzione sono spesso dotati di zone cottura in grado di essere configurate per ospitare pentole di dimensioni diverse: in alcuni casi il piano cottura è addirittura concepito per rilevare automaticamente le dimensioni delle pentole, adattandosi di conseguenza. Questo garantisce ancora una volta una cottura ottimale, sempre uniforme ed impeccabile.

Flessibilità della fiamma

Anche i piani cottura a gas o elettrici possono garantire una discreta flessibilità, questo grazie ad esempio ai fuochi a doppia e tripla corona, che possono essere gestiti attivando una più corone, in modo da consentire sia cotture a fuoco lento che estremamente rapide ed efficaci. I modelli all’avanguardia possono essere dotati inoltre di pratici display pensati per indicare in maniera intuitiva il livello di potenza scelto e il calore residuo, in modo da promuovere ancora una volta la più totale sicurezza.