Quando si tratta di ristrutturare il bagno o la cucina, il compito risulta sempre piuttosto arduo e, cosa fondamentale, appare senza dubbio scegliere accuratamente ogni dettaglio in modo tale da ottenere un risultato finale che risulti non solo funzionale ma anche impattante sotto l’aspetto estetico. Proprio per questo motivo, appare di fondamentale rilievo la scelta della rubinetteria e dei miscelatori, componenti che di fatto devono saper rispondere a una doppia esigenza: devono infatti presentare caratteristiche legate alla funzionalità e all’organizzazione dello spazio, senza tuttavia pregiudicare il design e l’armonia dell’ambiente nella sua totalità.

Fortunatamente in commercio esistono molteplici soluzioni in grado non solo di assecondare queste necessità ma anche e soprattutto di ottimizzare il consumo e ridurre gli sprechi d’acqua, risultando in questo modo meno d’impatto sull’ambiente che ci circonda. Ecco dunque come destreggiarsi tra le varie tipologie di miscelatore e quali fattori occorre considerare prima di procedere all’acquisto.

Miscelatore a colonna

Scegliere il miscelatore bagno o cucina

L’aspetto estetico a poco a poco sta assumendo una sempre crescente importanza quando si tratta di scegliere le componenti idrauliche della cucina e del bagno: tale esigenza è stata pertanto recepita rapidamente dalle principali case produttrici, in grado ad oggi di proporre una vasta gamma di soluzioni in grado di assecondare facilmente ogni genere di esigenza e gusto personale.

Qualità costruttiva e fattori igienici, anche quando si parla di un semplice miscelatore, assumono un peso maggiore quando si tratta di effettuare una scelta ed è per questo che i produttori dispongono di soluzioni sempre più innovative quali ad esempio i depuratori d’acqua da installare nel lavello della cucina, o l’opportunità di inserire un eventuale sensore di movimento che regoli l’erogazione di acqua all’interno del bagno.

Un occhio attento anche verso gli sprechi d’acqua, tematica sempre più significativa, utile da contemplare in fase di scelta: grazie alla differente pressione esercitata dai vari miscelatori disponibili sul mercato, è infatti possibile ottenere sul lungo periodo un notevole risparmio, salvaguardando contemporaneamente anche il pianeta.

Tali sistemi nascono da una richiesta sempre più precisa che arriva direttamente dai consumatori: possedere un prodotto bello ma anche particolarmente funzionale e soprattutto destinato a durare nel tempo. E se tuttavia l’ampia gamma di soluzioni a disposizione potrebbe inizialmente generare dubbi e confusione, conoscere a fondo le caratteristiche di ogni miscelatore disponibile può sicuramente facilitare la scelta d’acquisto in modo tale da selezionare un prodotto realmente confacente alle singole esigenze personali.

Tipologie di miscelatori

Che si debba scegliere un miscelatore per la cucina piuttosto che per il bagno, in commercio sono facilmente reperibili soluzioni differenti, adatte ad assecondare ogni genere di necessità, estetica e funzionale. Ecco dunque le principali tipologie di miscelatore per bagno o cucina disponibili.

Miscelatori a colonna

I cosiddetti miscelatori a colonna o verticale, si trovano comunemente in cucina e in bagno, dove il flusso d’acqua erogato dagli stessi, giunge direttamente dal basso: essi appaiono tra i più comuni poiché pratici e particolarmente funzionali. Di norma quelli dedicati a lavandini e lavelli presentano attacchida 1/2 pollice mentre quelli per la vasca da bagno da 3/4 di pollice. Il relativo fissaggio sul sanitario in questo caso avviene per mezzo di una ghiera filettata.

Miscelatori orizzontali

I miscelatori orizzontali rappresentano al contrario i comuni rubinetti da giardino i quali vengono azionati girando una semplice manopola: essi presentano una sorta di beccuccio filettato utile ad avvitare e connettere manichette per l’acqua destinate all’irrigazione o tubi flessibili.

Miscelatori multicomando

I miscelatori multicomando, ai quali vengono direttamente connesse sia le tubature dell’acqua fredda che dell’acqua calda permettono di regolare non solo il flusso ma anche la temperatura dell’acqua in virtù della separazione del getto per mezzo di una specifica manopola destinata all’erogazione di acqua calda accompagnata da un secondo elemento destinato all’acqua fredda.

Miscelatori monocomando

I miscelatori monocomando invece, consentono la regolazione del flusso mediante una manopola unica che attraverso un semplice movimento rotatorio, miscela i flussi d’acqua calda o fredda grazie alla presenza di un sistema costituito da cartucce ceramiche.

Miscelatori termostatici

Esistono poi i cosiddetti miscelatori termostatici che consentono di regolare facilmente la temperatura a seconda del bisogno “giocando” sul flusso dell’acqua calda e dell’acqua fredda. Si tratta di un. Modello moderno e sempre più utilizzato, in grado di coniugare facilmente sicurezza e praticità, questo poiché limitando la temperatura, il miscelatore termostatico permette di impedire eventuali scottature, soprattutto in presenza di installazioni meno recenti dove i mezzi di produzione dell’acqua calda quali caldaie e scaldabagno non sono di norma dotati di dispositivi volti a limitare le temperature in uscita. Una soluzione che risulta particolarmente adatta in presenza di anziani o bambini.

Miscelatore doccetta

Miscelatori a cascata

Moderni e di design i miscelatori a cascata non presentano un vero e proprio rubinetto ma una sorta di vano ove l’acqua erogata da una bocchetta, scivola simulando una vera e propria piccola cascata. E se di fatto rappresentano ad oggi la soluzione più innovativa ed impattante sotto l’aspetto estetico, di contro rendono necessaria una continua manutenzione e pulizia complice la notevole formazione di calcare che tende inevitabilmente a sporcare l’intera struttura.

Miscelatori da bagno, quali scegliere

Il settore legato alla rubinetteria destinata al bagno risulta particolarmente vasto: qualora sia necessario svolgere opere di ristrutturazione, la scelta dei miscelatori perdoccia, lavandino e bidet deve essere coordinata, motivo per cui la tendenza è quella di scegliere la medesima tipologia di prodotto.  Ovviamente tale abitudine cambia qualora sia necessario sostituire un solo rubinetto poiché danneggiato o non più funzionale: è per questo importante stabilire inizialmente un “tetto di spesa” in modo da avere ben chiaro da subito quale costo si intenda affrontare.

I miscelatori per bagno più venduti

Anche scegliendo miscelatori e rubinetteria low costè possibile reperire prodotti di ottima qualità, sebbene in questo caso si tenda solitamente a sacrificare soprattutto l’estetica: ad incidere sui prezzi è inevitabilmente anche il periodo di garanzia legato al miscelatore, che può solitamente variare dai 2 ai 5 anni a seconda del brand.

Miscelatori da cucina, quale scegliere

Non esiste una particolare distinzione in termini di funzionamento tra i miscelatori da bagno e quelli da cucina: per capire quale elemento da cucina è preferibile acquistare, di norma si tende a fare riferimento soprattutto alla praticità. Per quel che concerne il lavabo della cucina i produttori tendono a fornire soluzioni caratterizzate da una normale forma costituita da una testa a becco fino ad arrivare a modelli più maggiormente funzionali in grado di seguire una traiettoria di un quarto di giro.

I miscelatori da cucina più venduti

Ovviamente anche in cucina è possibile orientare la scelta su miscelatori che presentino una doppia manopola o monocomando. Alcuni modelli sono inoltre dotati di doccetta estraibile, particolarmente utile e pratica durante il lavaggio a mano di piatti e stoviglie. Anche per quel che riguarda i miscelatori per la cucina, esistono molteplici fasce di prezzo, che può aumentare in funzione della qualità delle rifiniture, della maggiore resistenza all’utilizzo e della pulizia, praticata con prodotti specifici spesso particolarmente aggressivi, così come dell’estensione della garanzia legata al prodotto stesso.

Tuttavia i miscelatori per la cucina possono comunque presentare caratteristiche estetiche differenti, le quali tendono ad influire inevitabilmente anche sulla funzionalità. Ecco dunque come possono presentarsi i principali modelli disponibili in commercio:

Miscelatore bagno

  • Miscelatore a canna alta: consente di riempire comodamente grandi recipienti quali pentole, bottiglie, borracce o annaffiatoi, adattandosi perfettamente a lavabi ambi e doppi. Necessario in questo caso assicurarsi che intercorra spazio sufficiente tra la base su cui il miscelatore andrà installato e la parente del pensile sovrastante. Assicurati che ci sia abbastanza spazio tra la base e il pensile sovrastante.
  • Miscelatore a canna bassa: consigliato qualora risulti necessario ottimizzare gli spazi, ad esempio quando lo spazio tra la base e il pensile sovrastante appare particolarmente ridotto.
  • Miscelatore con canna abbattibile: qualora il lavello sia collocato al di sotto di una finestra o dove lo spazio a disposizione risulta particolarmente scarso, tale soluzione risulta la più indicata: la canna in questo caso è reclinabile e può essere abbassata rapidamente ogni qualvolta sia necessario aprire la finestra ad esempio, riducendo al minimo l’ingombro.
  • Miscelatore con doccetta estraibile: che si tratti di miscelatori a canna bassa o a canna alta è sempre possibile scegliere di adottare una doccetta estraibile, la quale consente di direzionare l’acqua correttamente agevolando il lavaggio e il riempimento di pentole e contenitori. La doccetta estraibile può inoltre essere dotata di doppio getto in modo tale da modificare rapidamente la modalità di erogazione.
  • Miscelatore con molla: alcuni modelli di miscelatori a canna alta possono presentare una doccetta a molla, caratterizzata da un design contemporaneo in grado di rendere la cucina, un ambiente decisamente professionale e all’avanguardia.

Materiali, colori, finiture miscelatori

Quando si parla di materiali che costituiscono i miscelatori, l’ottone cromato rappresenta senza ombra di dubbio il più diffuso: bello e durevole, è preferibile che non sia caratterizzato da una lega di piombo che, a lungo termine potrebbe non solo essere corroso dall’acqua ma introdurre pericolosamente tale elemento all’interno dell’organismo mediante il contatto con l’acqua.

Ampiamente utilizzato anche l’acciaio inox, complice l’ottimo rapporto qualità/prezzo e la caratteristica capacità di mantenere inalterata la propria colorazione anche a distanza di tempo, senza subire i danni dati dalla comune usura. Allo stesso modo, gomma e materiali sintetici dispongono di una vasta gamma di colori e proposte durevoli, economiche, resistenti e particolarmente leggere.

In ultimo anche bronzo e rame rappresentano ottimi materiali che, dato il notevole impatto estetico, consentono di ricollegare facilmente l’ambiente al fascino un po’ retrò tipico del passato. Non bisogna però dimenticare i miscelatori ricercatissimi e forse un po’ fuori portata in oro e cristallo, destinati solo a chi può permettersi tale lusso.

Il miscelatore rappresenta di fatto un elemento decorativo che facilmente può essere coordinato all’arredamento di bagno e cucina. Una volta individuato il prodotto più adatto alla tipologia di installazione corretta per l’ambiente, è necessario dunque scegliere una finitura in grado di adattarsi perfettamente allo stile e al colore delle superfici presenti, così come ai dettagli che ne costituiscono l’arredo.

Per uno stile più contemporaneo meglio pertanto orientarsi su finiture in acciaio inox e cromo satinato mentre per uno stile più classico e tradizionale, risultano maggiormente indicate finiture ottonate, dorate, rame e bronzo. Per coordinare il miscelatore magari con un lavello in pietra, è possibile orientarsi su finiture che ne riprendano l’aspetto materico, quale ad esempio l’effetto del granito o altri toni naturali. Pronte ad adattarsi agli stili più moderni e originali, le ultime tendenze vedono protagoniste tutte le finiture date dall’acciaio verniciato in tonalità quali il tortora, antracite, bianco, canna di fucile, con effetto opaco o satinato, a scelta.

Miscelatore termostatico

Come scegliere il miscelatore più adatto

Quando si sceglie un miscelatore, che sia destinato alla cucina o al bagno, occorre tenere presente che tale elemento deve essere comunque in grado di coordinarsi alla forma e alle dimensioni del lavello, risultando comodo da utilizzare e funzionale. Proprio per questo motivo sono da prediligere i miscelatori monocomando rispetto alle tipologie convenzionali dotate di doppia manopola, poiché in grado di consentire l’immediata miscelazione di acqua calda e di acqua fredda.

Importante inoltre prendere sempre in considerazione l’altezza relativa alla bocchetta di erogazione: più risulta alta, maggiore sarà di conseguenza la semplicità nel riempire grandi recipienti d’acqua. Il miscelatore può inoltre comprendere il becco girevole, consigliato soprattutto per i lavelli a doppia vasca così come un’eventuale doccetta estraibile e flessibile, utile per la pulizia del lavello così come per il lavaggio a mano di posate e stoviglie.

Per quanto concerne invece il materiale, è sempre opportuno verificare la qualità del prodotto: materiali quali l’acciaio inox cromato o satinato ben si adattano agli ambienti più svariati, mentre l’ottone è preferibile in ambienti caratterizzati da uno stile classico o tradizionale. Chi invece desidera risparmiare acqua ed energia, è preferibile prendere in considerazione l’acquisto di un rubinetto munito di limitatore di portata e di temperatura, perfettamente in grado di ottimizzare i costi.

Per poter scegliere adeguatamente i miscelatori per il bagno invece, è necessario in primis predisporre l’impianto idraulico in maniera consona per poi selezionare la soluzione più adatta ad assecondare le singole esigenze personali: sono per questo disponibili miscelatori monocomando, così come termostatici in grado di adeguarsi facilmente a ogni genere di necessità.

Per il lavabo del bagno, le scelte suggerite sono date da miscelatori a parete o da appoggio, da abbinare in funzione della tipologia di sanitario presa in esame: in questo caso occorre quindi porre particolare attenzione proprio sul design, orientandosi su rifiniture che possono facilmente spaziare dal metallo cromato totalmente lucido fino ad arrivare alle varianti satinate o coloratissime realizzate in materiali sintetici.

Per la vasca da bagno o la doccia, è possibile scegliere miscelatori a muro o da appoggioe in alternativa, soluzioni particolarmente moderne costituite da una colonna alta direttamente appoggiata a pavimento. Nella doccia può essere facilmente integrato anche un soffione a parete oppure a soffitto, esterno o incassato, completo o meno di tubo con doccetta separata: esistono poi modelli a cascata aerea o che dispongono della possibilità di praticare cromoterapia.

Insomma, ampio spazio all’estro e alla fantasia grazie alle molteplici soluzioni di design che attualmente coinvolgono elementi quali i miscelatori in grado di costituire eleganti complementi d’arredo.

Miscelatore e portata dell’acqua

Quando si sceglie un miscelatore, è importante prenderne in considerazione la portata: tale termine indica la quantità d’acqua in grado di attraversare un condotto, rapportata all’unità di tempo e misurata in litri al minuto o L/min.

La portata ideale del miscelatore deve pertanto essere scelta in funzione dell’utilizzo: una portata di 4-9 L/min risulta indicata per mondare le verdure delicatamente ottenendo il massimo risparmio di acqua, mentre se di 9-12 L/min, tale portata rappresenta un valido compromesso tra efficacia e risparmio di acqua. 12-16 L/min è invece una portata utile per risciacquare le stoviglie così come per riempire rapidamente il lavello in meno di un minuto mentre, qualora la stessa superi i 16 L/min risulta invece perfetta per riempire velocemente ogni genere di grande contenitore, quali serbatoi, annaffiatoi o brocche di notevole capacità.

Manutenzione e pulizia del miscelatore

Limitate e semplici operazioni di pulizia e manutenzione periodica, risultano utili per prendersi cura del miscelatore, consentendone una maggiore durata nel tempo. È importante l’impiego di acqua e sapone neutro evitando l’utilizzo di detergenti particolarmente aggressivi quali solventi o aceto, utile solo per ridurre la quantità di calcare presente comunemente sul rompigetto.

L’installazione di un addolcitore può senza dubbio aiutare a prevenire la formazione del calcare, principale responsabile dei danni provocati dall’usura che possono coinvolgere il funzionamento corretto del miscelatore. Terminata la pulizia è comunque sempre importante risciacquare il tutto con cura, sciugando la superficie con un panno morbido. Sono proprio queste piccole accortezze a contribuire attivamente per preservare il miscelatore dall’usura, mantenendolo funzionale nel tempo.