Solo fino a qualche anno fa, l’affettatrice rappresentava un elettrodomestico impiegato prevalentemente solo ad uso professionale: presente nelle salumerie e nei banchi gastronomia tipici della grande distribuzione, oggi proprio l’affettatrice è entrata a far parte del settore legato ai piccoli elettrodomestici semplificando in maniera particolare il taglio accurato di salumi anche a casa propria, attraverso l’introduzione di piccole affettatrici domestiche disponibili a prezzi convenienti e in una vasta gamma di soluzioni dal peso e dalle dimensioni differenti, accomunate tuttavia dalla caratteristica capacità di poter tagliare salumi e affettati rapidamente e in modo ottimale per poi gustarli freschi sulla propria tavola.

Salumi e insaccati acquistati in negozio, tendono anche solo dopo qualche ora, a vedere alterato il proprio colore e sapore, specie quando si parla di prosciutti: questo avviene poiché l’acciaio delle lame, come gran parte dei materiali da taglio, tendono inevitabilmente a pregiudicare l’integrità del prodotto lasciando il segno”, e alternandone le caratteristiche organolettiche.

Tale spiacevole effetto lo si può constatare specie se le fette sono particolarmente sottili. L’utilizzo dell’affettatrice permette di ovviare tale inconveniente, consentendo di risparmiare notevolmente anche sul prodotto stesso: acquistare un prosciutto o un insaccato intero, costa notevolmente meno rispetto al mero acquisto a peso, col vantaggio di poter gustare liberamente, salumi sempre freschi e appena tagliati. Scegliere l’affettatrice ideale non è mai particolarmente semplice e come per tutti gli elettrodomestici è opportuno valutare alcune importanti caratteristiche che possono rappresentare un notevole vantaggio in vista dell’acquisto.

affettatrice automatica

Come funziona l’affettatrice

L’affettatrice presenta una dinamica di funzionamento relativamente semplice: si avvale infatti di un motore elettrico che alimenta una cinghia o una serie di ingranaggi che consentono la rotazione di una lama circolare: semplicemente spingendo il salume con un particolare movimento, è possibile ottenere fette regolari e dello spessore desiderato in funzione della regolazione scelta. Tale meccanismo tuttavia può variare in base al modello di affettatrice scelto ed è per questo che risulta particolarmente importante, selezionare il dispositivo più adatto alle proprie esigenze domestiche.

Tipologie di affettatrice

L’affettatrice rappresenta l’elettrodomestico per eccellenza del salumiere, utile ad affettare più facilmente sia salumi che carni e insaccati: acquistare una piccola affettatrice ad uso casalingo permette di fruire degli stessi vantaggi dati da un dispositivo professionale, complici le medesime caratteristiche tecniche. Di fatto dunque se proprio gli affettati non possono mancare a tavola, un elettrodomestico di questo genere può fare la differenza, specie in estate o durante i periodi dell’anno dove le temperature tendono ad alzarsi, permettendo di gustare un alimento sano e profumato, integro di tutte le relative proprietà.

In inverno il discorso è differente, questo poiché l’utilizzo del frigorifero, unito alle temperature stagionali meno elevate permette di conservare gli insaccati con una maggiore facilità.

L’affettatrice resta comunque un elettrodomestico particolarmente utile e funzionale, poiché garantisce un notevole risparmio: acquistando infatti tranci o salumi interi, i costi si riducono notevolmente, permettendo di degustare fette sottili e fragranti appena tagliate con estrema precisione. Allo stesso modo l’affettatrice si rivela utile anche nel taglio della carne, di un arrosto ad esempio, che se affettato mediante l’utilizzo di comune coltello da cucina, non presenta livelli di precisione, potenza e sicurezza garantiti invece dal dispositivo stesso. Ecco che tale elettrodomestico permette di presentare in tavola e in pochi minuti, un antipasto ricco, gustoso e saporito, appena tagliato e assolutamente piacevole da gustare.

Sono molteplici i modelli di affettatrice disponibili in commercio, ognuno dei quali presenta specifiche caratteristiche in grado di assecondare facilmente ogni esigenza. Ecco dunque quali tipologie è opportuno considerate in funzione delle relative peculiarità e in vista di una scelta d’acquisto.

affettatrice a volano

 Affettatrice a volano manuale

Utile qualora non vi fosse la possibilità di alimentare il dispositivo a corrente elettrica, l’affettatrice a volano manuale, sebbene non sia particolarmente comoda, permette l’utilizzo anche all’aperto, magari durante una grigliata o un pranzo in giardino. Prevede l’impiego della sola forza delle braccia mediante appunto un movimento manuale e sfrutta il metodo professionaleimpiegato dai salumieri stessi.

Affettatrice automatica

L’affettatrice automatica è invece particolarmente utilizzata in salumeria, nei ristoranti e nella grande distribuzione, così come in tutti quei locali in cui è previsto un utilizzo sostenuto. Dotata di motore offre un notevole margine di precisione e di sicurezza nel taglio, garantendo risultati ottimali. In commercio sono disponibili modelli appartenenti a fasce di prezzo differenti in grado di assecondare ogni genere di esigenza.

Affettatrice a gravità

Le affettatrici a gravità sono caratterizzate da un piano d’appoggio inclinato che permette ai saluti così come alla carne, di ricadere direttamente sul vassoio durante il taglio. Si tratta di modelli comunque automatici che garantiscono anche in questo caso affidabilità, praticità e sicurezza. 

Affettatrice verticale

Al contrario dell’affettatrice a gravità, i modelli verticali vedono la necessità di prelevare la fetta durante il taglio per mezzo di una pinza, per poi adagiarla sull’apposito vassoio. Si tratta del modello comunemente impiegato presso le salumerie, poiché consente di confezionare rapidamente gli alimenti direttamente sulla superficie dell’incarto utilizzato.

Affettatrice a cinghia o a ingranaggi

L’affettatrice a cinghia o a ingranaggi coinvolge la trasmissione del movimento dal motore alla lama rotante che può utilizzare indifferentemente entrambi i meccanismi. L’affettatrice a cinghia è più semplice dal punto di vista tecnologico mentre la variante a ingranaggi determina un movimento che, sebbene più complesso, garantisce un taglio apprezzabile. Il solo svantaggio è dato dalla velocità, che in questo caso non può garantire un taglio costante e sempre preciso. Di contro un’affettatrice a ingranaggi risulta particolarmente precisa, sebbene sia disponibili a prezzi lievemente più elevati.

Caratteristiche dell’affettatrice

Quali sono dunque le principali caratteristiche tecniche che deve presentare un’affettatrice? Tali peculiarità possono variare in funzione del modello scelto anche se di fatto, migliori risultano i dispositivi realizzati in materiali da costruzione robusti ed affidabili quali ad esempio l’alluminio anodizzato o l’acciaio inox che non rischia di pregiudicare gli alimenti nonostante ne entri costantemente in contatto. La lama deve risultare sempre protetta per evitare tagli accidentali e realizzata in acciaio cromato mentre, la regolazione dello spessore per il taglio deve garantire valori compresi tra lo 0 e i 15mm.

Il peso medio di un’affettatrice si aggira intorno ai 10Kg mentre le misure possono variare da modello a modello, a seconda se sia professionale o ad uso domestico.

Da non sottovalutare, qualora si scelga di acquistare un’affettatrice, la conformità del dispositivo alle direttive CE, sinonimo di sicurezza, affidabilità e qualità dei materiali e delle componenti tecniche che ne costituiscono la struttura.

Di norma il dispositivo è garantito almeno due anni per legge: importante tuttavia conservare sempre lo scontrino, attenendosi alle indicazioni riportate sul manuale d’uso fornito obbligatoriamente dal produttore in modo tale da assicurare il corretto funzionamento dell’affettatrice. La stessa garanzia compre eventuali difetti meccanici fatta eccezione per le componenti elettriche: in calce al libretto o comunque in è sempre possibile reperire tutti gli indirizzi relativi ai tecnici autorizzati per le riparazioni e l’eventuale assistenza.

Come avviene per ogni elettrodomestico appartenente a tale tipologia, per effettuare unapulizia accurata dell’affettatrice, è sufficiente utilizzare un panno umido unito a un prodotto sgrassante in grado di detergere a fondo la lama così come le superfici esterne. Occorre poi risciacquare e asciugare ogni parte mediante l’utilizzo di un panno morbido e asciutto.

Per un utilizzo domestico, affidarsi a un’affettatrice professionale non è necessario: importante tuttavia, assicurarsi che il modello scelto presenti alcune caratteristiche fondamentali: prima tra tutte le dimensioni e il peso che devono essere quanto più ridotte possibile, per minimizzare l’ingombro del dispositivo stesso. È preferibile che l’apparecchio sia munito di piedini d’appoggio in gomma, che evitino di graffiare la superficie d’appoggio e che sia dotato di affilatoio in grado di garantire le migliori prestazioni a carico della lama e un taglio sempre perfetto.

affettatrice manuale

Utili anche i cuscinetti alla base, che garantiscono la corretta rimozione di ogni componente, garantendo una pulizia più rapida e sempre efficace: alcuni modelli dispongono altresì di un blocco di sicurezza in grado di arrestare l’accensione accidentale della macchina qualora si tenti di rimuovere una parte del corpo motore.

Prima di prendere in considerazione le prestazioni e relativi consumi dell’affettatrice, è necessario fare una piccola premessa: fermo restando che l’assorbimento di tale elettrodomestico può variare in funzione del modello scelto, un corretto utilizzo consente di ridurre i consumi in bolletta, permettendo di ammortizzare tale investimento sul breve periodo.

Basilare considerare anche il design poiché un’affettatrice di qualità dovrebbe presentare un corpo in alluminio anodizzato, inossidabile e resistente: tutte le altre componenti, specie se a contatto diretto con gli alimenti, dovrebbero invece essere realizzate preferibilmente in acciaio cromato o inox in modo da garantire un taglio sempre perfetto e una maggiore durata, senza alterare in alcun modo il cibo.

I modelli di affettatrice meno “pretenziosi”, si contraddistinguono di norma per peso e dimensioni particolarmente ridotte, nonché per la massiccia presenza di materiale plastico di rivestimento, facilmente usurabile. Meglio investire dunque sulla qualità in modo da evitare dispositivi poco stabili che possono causare problematiche e rischi in termini di sicurezza durante l’uso.

Ulteriore fattore da prendere in considerazione è senza dubbio il peso: le più comuni affettatrici domestiche devono essere piccole e meno ingombranti rispetto ai modelli professionali, questo poiché rispetto a quest’ultimi devono altresì soddisfare esigenze totalmente differenti. Se la necessità è dunque di possedere un’affettatrice di design, comparabile ai modelli tecnologici e professionali, in commercio sono facilmente reperibili modelli compatti e accomunati dall’ottimale potenza che, sebbene destinati ad uso domestico, non fanno certo rimpiangere dispositivi di fascia più alta. Un ottimo compromesso è pertanto rappresenta da affettatrici di fascia media e dal peso orientativo tra gli 8 e i 10 kg.

Per quanto riguarda invece la potenza, essa dipende dal modello scelto: esistono affettatrici concepite per un rapido utilizzo e che necessitano di essere lasciate riposare onde evitare surriscaldamenti e altre che consentono di lavorare ininterrottamente per periodi di tempo prolungati senza alcuna difficoltà. Il wattaggio ideale legato alle migliori affettatrici, generalmente si aggira tra i 130 W e i 150 W.

affettatrice verticale

Tipologia di lame affettatrice

Differenti sono anche le lame dell’affettatrice, da selezionare in funzione degli alimenti che dovranno essere tagliati in maniera prevalente: ecco tutte le tipologie di lame disponibili, ognuna con caratteristiche e funzionalità proprie.

Lama Liscia

La lama liscia viene impiegata tipicamente dal salumiere, questo poiché risulta perfetta per il taglio di carni e salumi, consentendo la massima precisione. Fette pressoché identiche e minimo spreco, col vantaggio di poter affilare rapidamente tale lama senza eccessivi intoppi e complicazioni di sorta.

Lama ondulata

 Le lame ondulate rappresentando di fatto una componente dell’affettatrice piuttosto inusuale, utilizzata prevalentemente in Germania dove nei forni e panifici, la stessa affettatrice viene di norma impiegata anche per affettare rapidamente il pane, pratica “barbara” se si considera la facile deperibilità dell’alimento soggetto a seccare e a indurirsi perdendo la caratteristica fragranza. Sono proprio i modelli di affettatrici prodotte in Germania a presentare proprio la lama ondulata, meno adatta ad affettare carni e salumi poiché poco precisa e accurata nel taglio.

Un dispositivo dotato di lame ondulate risulta tuttavia utile se si predilige un elettrodomestico versatile in grado di affettare con facilità ogni genere di alimento, dal pane agli insaccati.

Lama seghettata

Alcuni modelli di affettatrici domestiche possono disporre di una lama seghettata, di norma fortemente sconsigliata: difficile da affilare tende a sfilacciare carni e insaccati rendendo pressoché impossibile il taglio di roast beef, arrosti, arista e ulteriori tagli di carne, pregiudicando l’integrità di insaccati particolarmente morbidi. Sono ancora poche le affettatrici di questo genere, sostituiti dalle più moderne tecnologie date da una lama liscia e facilmente sfruttabile data l’alta efficienza.

Come scegliere l’affettatrice ideale

Non esistono affettatrici ideali ma dispositivi adatti ad assecondare le più svariate esigenze: la scelta del dispositivo deve essere effettuata in funzione dell’uso che se ne intende fare. È necessaria nel quotidiano o solo per un utilizzo sporadico? Deve poter affettare solo salumi o ulteriori tipologie di alimenti? È stato definito uno specifico budget da rispettare? Ecco dunque cosa valutare prima di effettuare l’acquisto.

Dimensioni

 Le dimensioni quando si tratta di acquistare un’affettatrice contano, soprattutto lo spazio a disposizione in cucina risulta limitato. In commercio sono a disposizione modelli pieghevoli che dopo ogni utilizzo possono essere puliti e riposti con facilità. Se al contrario si desidera optare per un modello di affettatrice convenzionale è opportuno considerare il peso del dispositivo, in questo caso piuttosto rilevante.  È bene dunque riservare un posto prestabilito per l’elettrodomestico in modo tale da ottimizzare lo spazio, riducendo al minimo l’ingombro. Generalmente le dimensioni della lama di un’affettatrice per uso domestico si aggirano orientativamente intorno ai 20 cm di diametro: questo consente di tagliare ogni genere di alimento, fatta eccezione per una mortadella di dimensioni convenzionali ovviamente! Sconsigliato l’acquisto di affettatrici che presentino invece lame di diametro inferiore ai 15cm: la differenza con lame da 25 cm è notevole, garantito!

Ulteriore fattore di rilievo è senza dubbio la cosiddetta corsa del carrello, limitante nelle dimensioni dell’affettatrice: se non risulta adeguata, può impedire il taglio di salumi di grandi dimensioni quali ad esempio un prosciutto crudo, se non ridotto in pezzi.

affettatrice

Facilità di smontaggio e pulizia

Aspetto che vale la pena considerare è senza dubbio la facilità di smontaggio così come la pulizia: la lama così come tutti gli elementi strutturali che prevedono l’appoggio degli alimenti devono infatti essere correttamente lavati e igienizzati dopo ogni utilizzo. Ad oggi le affettatrici domestiche non necessitano di attrezzature particolari complice la possibilità di smontare facilmente ogni componente. L’acciaio è comunque sempre preferibile alla plastica che più facilmente può rappresentare un veicolo di batteri.

Un’affettatrice in acciaio risulta pertanto più facile da pulire poiché tale materiale non rilascia nel cibo metalli dannosi per la salute, sebbene appaia più costosa ma altresì più robusta, sicura, affidabile e meno soggetta all’usura.

La potenza

La potenza di una affettatrice è importante: maggiore risulta tale valore, più il taglio risulterà agevole e preciso. Meglio dunque evitare modelli che presentino una bassa potenza. È vero che i consumi risulterebbero ridotti, ma la lama rallenterebbe inevitabilmente non appena in contatto con i salumi da affettare, pregiudicando l’efficacia del taglio, specie se stagionati e comportando un notevole sforzo a carico del motore che conseguentemente potrebbe compromettersi più facilmente.