Concepita nel 1886 dall’americana Josephine Cochrane, la lavastoviglie figura senza dubbio tra i principali elettrodomestici entrati a far parte ormai da qualche anno, di ogni abitazione, liberando dalla necessità di lavare e asciugare le stoviglie una volta utilizzare. Versatile e costituita da tecnologie sempre più evolute, la lavastoviglie diviene dunque una vera e propria necessità volta a semplificare la vita di chi ha davvero poco tempo da dedicare ai lavori domestici o in presenza di famiglie numerose che utilizzano ad ogni pasto, una quantità di piatti, bicchieri e posate considerevole.

Sono moltissimi i modelli ad oggi presenti sul mercato, gli stessi che rendono la scelta di una nuova lavastoviglie, una vera impresa: tuttavia prima di effettuare l’acquisto, è bene considerare tutte le caratteristiche dell’elettrodomestico così come le relative funzionalità, in modo tale da selezionare un prodotto realmente consono ad assecondare le più svariate esigenze.

Tipologie di lavastoviglie

Prima di analizzare nel dettaglio quelle che possono essere caratteristiche e funzionalità delle differenti lavastoviglie, è opportuno comprendere quali sono di norma le principali tipologie disponibili: a incasso oppure a libera installazione. Ecco le differenze, anche se in entrambi i casi le misure standard previste sono di norma 60 cm e 45 cm.

Lavastoviglie ad incasso

Per lavastoviglie ad incasso si intendono di norma tutti i modelli montati all’interno di pensili della cucina preventivamente predisposti a tale scopo, in modo tale da risultare invisibili senza tuttavia intaccare l’estetica e l’armonia dell’arredamento.

Lavastoviglie a libera installazione

Le lavastoviglie a libera installazione invece fanno parte di quella tipologia di elettrodomestici pensati per essere inseriti al di fuori del comune arredamento della cucina: si differenziano dalle lavastoviglie ad incasso poiché oltre alle misure differenti, vantano particolari rifiniture in grado di rendere l’elettrodomestico esteticamente impattante.

lavastoviglie

Come scegliere la lavastoviglie più indicata

Diversi sono i fattori che è necessario considerare prima di acquistare una lavastoviglie: proprio per questo motivo è importante conoscerne a fondo le caratteristiche, pro e contro dei migliori modelli disponibili in commercio.

Fortunatamente i criteri essenzialiper poter stabilire facilmente quale sia la lavastoviglie più adattaalle proprie esigenze non sono particolarmente numerosi, tutti tracciabili mediante l’etichetta presente su ogni elettrodomestico che ne riporta le caratteristiche tecniche. I principali tuttavia sono senza dubbio i seguenti:

  • il consumo energetico
  • il consumo idrico
  • le dimensioni
  • la rumorosità
  • le prestazioni aggiuntive
  • le funzioni di lavaggio

Inoltre è sempre opportuno valutare anche quale sia la posizione degli attacchi dell’elettricità e di carico e scarico dell’acqua così come le misure dello spazio a disposizione per l’installazione. Qualora sia necessario incassare la lavastoviglie è importante verificare che le misure dell’elettrodomestico risultino leggermente più contenute rispetto al pensile in cui andrà integrata, se al contrario si predilige una lavastoviglie a libera installazione è importante adeguarne la capacità al nucleo familiare, prediligendo tipologie a ridotto consumo energetico, magari dotate di sensori elettronici e programmi automatizzati.

Consumo energetico

Il consumo energetico, rappresenta senza dubbio tra i principali criteri di valutazione di una lavastoviglie. In media, gli elettrodomestici di fascia medio alta disponibili sul mercato appartengono tutti alle classi energetiche A+ e A++, con consumi che nel primo caso si aggirano intorno 1 kWh mentre nel secondo si riducono ulteriormente del 10%. Esistono altresì lavastoviglie di classe energetica A+++, che possono raggiungere consumi inferiori agli 0,8 kWh, consentendo un notevole risparmio in termini di energia elettrica, permettendo contemporaneamente di ammortizzare i costi del dispositivo stesso.

Consumo idrico

E se di fatto il consumo idrico tende ad essere spesso sottovalutato, in realtà tende ad impattare non poco, soprattutto a livello di impatto ambientale, complice i frequenti sprechi dati dai modelli di lavastoviglie ormai divenuti obsoleti. I modelli di ultima generazione sono pertanto in grado di limitare gli sprechi senza tuttavia compromettere la qualità del lavaggio. Meglio prediligere tali tipologie di elettrodomestici.

Dimensioni

Le dimensioni delle lavastoviglie sono di norma standard, aggirandosi intorno ai 60 cm o 45 cm: nonostante tali misure l’organizzazione interna della famiglia può fare sicuramente la differenza specie se si parla del numero di coperti effettivi che il dispositivo è in grado di trattare ad ogni ciclo di lavaggio. La scelta della lavastoviglie in questo caso è dunque legata allo spazio disponibile, ma anche e soprattutto al numero di coperti che effettivamente risulterà necessario lavare normalmente al termine di ogni pasto, in funzione del numero di persone che abitano in casa. 

Rumorosità

La rumorosità della lavastoviglie rappresenta anch’essa criterio spesso sottovalutato, anche se di fatto si può rivelare particolarmente importante: essendo in presenza di un elettrodomestico impiegato con una certa frequenza, potrebbe pregiudicare il relax della famiglia o degli ospiti presenti in cucina o nei locali adiacenti dimostrandosi estremamente spiacevoli. In questo caso meglio selezionare un modello che faccia uso dell’avviamento ritardato, una delle prestazioni aggiuntive tra le più utili.

Lavastoviglie a incasso

Prestazioni aggiuntive

Le prestazioni aggiuntive rappresentano un fattore di notevole rilevanza volte a garantire un utilizzo confortevole e semplice della lavastoviglie: fra le più interessanti compaiono programmi dedicati sia per sporco particolarmente ostinato, come sovente può capitare con le stoviglie, sia per i lavaggi delicati qualora si stia procedendo a “rinfrescare” semplicemente un servizio di piatti di porcellana o di bicchieri di cristallo.

L’opportunità di attivare un programma di asciugatura che determini stoviglie subito pronte per essere riposte così come programmare una partenza posticipata della lavastoviglie in modo da caricarla con le stoviglie per poi attivarne il ciclo di lavaggio negli orari in cui il costo della corrente elettrica risulta ridotto, rappresenta in entrambi i casi un notevole vantaggio volto a favorire un notevole risparmio energetico, rendendo l’elettrodomestico ancora più funzionale.

Funzioni di lavaggio

Le lavastoviglie più moderne e attuali dispongono di diversi programmi di lavaggio, più o meno utili. Prima di acquistare una nuova lavastoviglie è dunque opportuno valutarli in modo tale da selezionare un modello più o meno performante in funzione delle personali esigenze. Tra i programmi più apprezzati e utilizzati emergono quelli che consentono un lavaggio a mezzo carico o quelli definiti rapidi che consentono di lavare efficacemente le stoviglie, riducendo quelle che di norma sono le tempistiche di un ciclo di lavaggio convenzionale.

Etichetta energetica della lavastoviglie

È sempre importante saper consultare l’etichetta energetica della lavastoviglie, la quale riporta i dati relativi ai consumi di energia elettrica a carico del dispositivo. Nelle lavastoviglie vengono generalmente indicate tre diverse classi: l’efficienza energetica media per ogni ciclo di lavaggio, la classe del lavaggio che varia in funzione della quantità d’acqua impiegata durante ogni ciclo, e in ultimo la classe energetica relativa all’asciugatura. In tutti i casi le classi possono spaziare dalla A la più economica, fino ad arrivare alla F, la più onerosa a livello di consumi.

Meglio dunque sfruttare i programmi economici proposti dall’elettrodomestico, escludendo le funzionalità che non risultino strettamente necessarie: un esempio è dato dall’asciugatura, attuabile anche semplicemente mantenendo aperto lo sportello al termine del lavaggio, consentendo il ricircolo dell’aria.

Lavastoviglie a libera installazione

Il carico di piatti

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, utilizzare una lavastoviglie consente di risparmiare notevolmente sui consumi legati all’acqua rispetto al lavaggio dei piatti praticato a mano: in media infatti, una famiglia consuma circa 20 litri di acqua giornalieri solo per lavare i piatti, quantità che si riduce a 15 litri per ogni ciclo di lavaggio quando si utilizza una lavastoviglie di medie dimensioni. Un vantaggio che permette di abbattere i costi dell’elettrodomestico sul lungo periodo, a vantaggio del relax e della comodità di non dover effettuare tale mansione domestica avvalendosi delle proprie mani.

I modelli di lavastoviglie delle migliori marchesono di norma classificati come A+++ offrendo dunque la possibilità di beneficiare di un consumo di corrente elettrico limitato: è vero che tali dispositivi sono più costosi, ma tale investimento viene comunque ammortizzato nel tempo, a tutto vantaggio delle bollette.

Design e funzioni

Dopo aver valutato opportunamente gli spazi a disposizione all’interno della cucina, occorre considerare quale modello di lavastoviglie scegliere: se a incasso, a scomparsa o a vista. L’offerta risulta particolarmente nutrita e se si ha la possibilità di spendere qualcosa in più è possibile spaziare facilmente tra design moderni o retrò, senza tuttavia rinunciare alla tecnologia più evoluta.

Ulteriore aspetto da non sottovalutare è la dotazione dei programmi di lavaggio, la cui disponibilità spesso è proporzionale al prezzo della lavastoviglie: viene da sé che i modelli più completi, sebbene presentino un prezzo più elevato offrono di norma la possibilità di effettuare lavaggi eco o rapidi se non di asciugare addirittura le stoviglie, funzionalità che contribuiscono a rendere il modello scelto, ancora più efficiente e funzionale.

Come pulire la lavastoviglie

Pulire la lavastoviglie e praticare una corretta manutenzione è importante per preservare il benessere dell’elettrodomestico, evitando guasti che potrebbero comprometterlo, comportando l’acquisto di costose componenti di ricambio: non servono operazioni complicate o eccessivamente dispendiose in termini di tempo, ma solo qualche piccolo accorgimento utile a preservare la vita dell’elettrodomestico, mantenendone inalterata l’efficienza e la funzionalità.

Come pulire la lavastoviglie dal calcare

 Qualora sia necessario pulire la lavastoviglie dal calcare un modo assolutamente economico e soprattutto ecologico, senza tuttavia ridurre l’efficacia della pulizia, è possibile ricorrere all’utilizzo di semplice aceto bianco: qualora una specifica zona della lavastoviglie risulti particolarmente incrostata dal calcare, sarà sufficiente cospargere di aceto la superficie tamponandola con un panno, per poi lasciarlo agire qualche istante prima di procedere al risciacquo con acqua tiepida. Se al contrario il calcare risulta diffuso un po’ ovunque all’interno dell’elettrodomestico, è possibile effettuare un lavaggio a vuoto, versando nel cassetto dei detergenti lo stesso aceto bianco puro. I risultati sono assicurati e in alternativa all’aceto è eventualmente possibile utilizzare il bicarbonato di sodio.

Lavastoviglie classe energetica

Come pulire la lavastoviglie dal grasso

Quando ad essere comunemente lavate in lavastoviglie sono teglie, pirofile o piatti particolarmente ricchi di grasso o incrostazioni dovute alla cottura, è più che normale che il dispositivo tenda inevitabilmente a riempirsi di sporco e residui: ancora una volta entra in gioco l’aceto bianco, unito però al succo di limone privato dei semi, da inserire all’interno del cassetto per detergenti, per poi procedere con un semplice lavaggio a vuoto. Le pareti della lavastoviglie risulteranno particolarmente brillanti e i successivi lavaggi ancora più efficaci.

Come pulire lavastoviglie intasata

 Ritrovarsi con la lavastoviglie intasata dai residui di cibo che inevitabilmente hanno accesso al vano destinato ai piatti potrebbe rappresentare una problematica notevole: in questi casi è necessario in primis controllare lo stato del filtro, o eventualmente del tubo di scarico, collocato solitamente sul retro della lavastoviglie. Che si tratti del filtro intasato o del tubo di scarico, è importante scollegare dalla rete elettrica il dispositivo, rimuovere entrambi gli elementi e lavarli approfonditamente sotto acqua corrente per poi reinserirli correttamente prima di procedere al lavaggio a vuoto successivo.

Come pulire il filtro della lavastoviglie

Il filtro della lavastoviglie rappresenta la componente più delicata di tale elettrodomestico e proprio per questo motivo merita una attenzione particolare: si può infatti intasare con facilità, finendo per danneggiare l’elettrodomestico. Per pulire il filtro della lavastoviglie occorre, dopo aver disconnesso il dispositivo dalla rete elettrica, smontare il cestello e, presa visione dell’alloggiamento del filtro, smontare anch’esso in quante più parti possibile. A questo punto basterà detergerlo sotto acqua corrente, assicurandosi che i fori presenti sulla relativa superficie risultino completamente sgombri da eventuali residui di cibo, che al contrario possono essere facilmente rimossi con un vecchio spazzolino da denti.

Lavaggio a vuoto della lavastoviglie

Il lavaggio a vuoto della lavastoviglie rappresenta un’operazione anch’essa fondamentale per la pulizia e la manutenzione di tale elettrodomestico: andrebbe infatti effettuata almeno una volta al mese, sostituendo l’aceto al detersivo, elemento che rappresenta il “migliore amico” di ogni lavastoviglie in grado di eliminare facilmente anche i cattivi odori. Necessario sfruttare un programma che disponga di una temperatura più alta, in modo tale da eliminare facilmente non solo i cattivi odori, così come sgrassare e rimuovere tutti gli eventuali residui di cibo. Anche il succo di limone e il bicarbonato possono comunque rivelarsi un valido aiuto in alternativa all’utilizzo dell’aceto.

Manutenzione della lavastoviglie

Gli accorgimenti più utili per una corretta manutenzione della lavastoviglie sono semplici e coinvolgono essenzialmente la pulizia del cestello, del filtro e dell’elettrodomestico in generale. Importante dunque almeno una volta al mese, effettuare un lavaggio a vuoto con aceto o succo di limone, così come pulire periodicamente, meglio se una volta alla settimana, il filtro. In questo modo sarà possibile evitare la formazione di cattivi odori e il rischio che l’elettrodomestico finisca per intasarsi. Allo stesso modo è buona norma monitorare la presenza di calcare da rimuovere semplicemente con un panno imbevuto di aceto.

Prodotti specifici per lavastoviglie

Per pulire la lavastoviglie e ottimizzarne il funzionamento in fase di lavaggio è inoltre possibile utilizzare prodotti specifici facilmente reperibili in ogni supermercato quali pastiglie e capsule, così come elementi naturali quali ad esempio il succo di limone o l’acido citrico in grado di sostituire facilmente l’utilizzo del brillantante. Meglio fare scelte sempre oculate in modo tale da rendere efficace il lavaggio, senza tuttavia pregiudicare la “salute dell’ambiente” che ci circonda.