Il deumidificatore sempre più di frequente, sta diventando parte integrante di ogni abitazione, complice la sua capacità di migliorare la salubrità di ogni ambiente. In commercio sono disponibili molteplici tipologie di deumidificatore, che possono variare in funzione delle condizioni ambientali per le quali sono predisposti e che presentano sostanziali differenze dal punto di vista delle prestazioni così come delle funzionalità. Tuttavia è necessario considerare una serie di aspetti utili che concorrono alla scelta del deumidificatore più adatto a ogni specifica situazione.

A cosa serve il deumidificatore

Il deumidificatore, come indica il termine stesso, è un particolare dispositivo in grado “estrarre” da ogni ambiente componente umida presente comunemente nell’aria sotto forma di vapore acqueo, comunemente nota appunto come umidità. Tale fattore, costituisce la condizione ideale nella formazione di muffa che, a lungo termine, rappresenta una vera e propria minaccia per la salute, costituendo un ambiente particolarmente insalubre, ma di pregiudicare anche gli elementi parte integrante dell’abitazione quali gli arredi, l’intonaco e addirittura battiscopa e pavimenti.

L’importanza di ridurre l’umidità dall’abitazione emerge sia in estate che durante l’inverno: nel primo caso la deumidificazione contribuisce a migliorare la resistenza al caldo delle persone, poiché favorisce i processi fisiologici di termoregolazione mentre durante la stagione invernale, riduce il tasso di umidità, contribuisce a rendere le basse temperature meno e a evitare fenomeni di condensa sulle superfici interne della casa, ovviando inoltre tutte quelle problematiche legate all’asciugatura del bucato qualora non possa essere steso all’aperto.

Deumidificatore ambiente

Tipologie di Deumidificatori

Quando si parla di deumidificatori, è possibile effettuare una distinzione tipologica in due macro-categorie: esistono infatti i deumidificatori elettrici e i cosiddetti deumidificatori a sali o non elettrici. I deumidificatori che sfruttano l’energia elettrica rappresentano la più ampia “fetta di mercato” dedicata mentre i deumidificatori a sali, che si distinguono per la totale indipendenza da fonti energetiche, sfruttano i principi chimico-fisici dei materiali che li costituiscono, grazie ai quali sono in grado di “catturare” l’acqua ambientale mediante un vero e proprio processo passivo.

Deumidificatore a sali

Il deumidificatore a sali è costituito di norma da un contenitore rigido simile a una scatola o in alternativa deformabile, a forma di sacchetto: in esso sono raccolti particolaricomposti salinisotto forma di cristalli dall’elevata superficie di contatto con l’aria. Unitamente ai sali può essere presente anche una componente argillosa in grado di incrementare le proprietà igroscopiche di tale miscela. Si tratta di un sistema estremamente semplice, che oltre a non emettere alcun rumore, risulta economico e facile da utilizzare. Tuttavia la bassa capacità di assorbimento data dal meccanismo d’azione passivo, rende il deumidificatore a sali significativamente meno performante di un dispositivo che al contrario sfrutta l’energia elettrica e quindi adatto ad essere impiegato esclusivamente in piccoli vani da circa 10/15 metri quadri al massimo.

Deumidificatori elettrici

Quando gli ambienti della casa presentano un volume considerevole è preferibile orientarsi piuttosto sui deumidificatori elettrici, i quali proprio grazie alla potenzia dell’energia elettrica, sono in grado di ovviare facilmente a quelli che possono essere i limiti dei semplici deumidificatori a sali, in termini di efficienza. Tuttavia non sono esenti dalla possibilità di usurarsi nel tempo esattamente come ogni tipo di elettrodomestico, specie se sottoposti a tempi di lavoro prolungati e questo comporta inevitabilmente la necessità di manutenzione periodica.

Deumidificatori fissi a incasso

Qualora l’acquisto di un deumidificatore risulti piuttosto indirizzato verso modelli da mantenere nel medesimo locale in modo permanente, è preferibile orientarsi tra i cosiddetti deumidificatori a incasso, pensati per integrarsi perfettamente con l’arredamento preesistente occupando con discrezione ed eleganza, uno spazio costruito ad hoc. Tali modelli sono comprensibilmente più costosi rispetto agli altri e inevitabilmente necessitano dell’intervento di un tecnico specializzato per quanto concerne l’installazione. Nonostante questo consentono di ottimizzare gli spazi disponibili risultando parte integrante dell’ambiente.

Deumidificatori con condizionatore

Se l’intenzione futura è data dall’acquisto di condizionatore, in questo caso è opportuno valutare la possibilità di scegliere un solo dispositivo che integri entrambe le funzionalità: deumidificazione dell’ambiente e una comune attività di condizionamento. Una scelta di questo genere permette di abbattere parte dei costi complessivi, limitando l’ingombro eccessivo all’interno di un ambiente.  Il deumidificatore con condizionatore rappresenta dunque una soluzione versatile e ottimale, specie per chi non dispone di spazi particolarmente ampi.

Deumidificatore

Criteri di scelta del deumidificatore

Scegliere un deumidificatore non è semplice: tuttavia vi sono fattori specifici che è bene vagliare a fondo in modo tale da comprendere quale soluzione meglio si adatti a qualsiasi tipo di necessità o esigenza. Tale azione consente di selezionare il dispositivo più idoneo, riducendo il rischio di effettuare un acquisto meno efficiente e performante di quanto previsto inizialmente.

 Capacità di deumidificazione

Tra le caratteristiche più importanti che è necessario valutare prima di acquistare un deumidificatore elettrico, compare senza dubbio la cosiddetta capacità di lavoro, identificata come capacità di deumidificazione. La capacità di deumidificazione viene espressa in termini di litri di acqua estraibili in una data unità di tempo: maggiore è risulterà tale valore, proporzionale sarà anche la capacità del deumidificatore, di operare attivamente anche in presenza di alti tassi di umidità ambientale. Qualora dunque sia necessario trattare ambienti particolarmente umidi, è preferibile optare per dispositivi di deumidificazione ad alta capacità, attorno ai 20-30 litri giornalieri.

Dalla capacità di deumidificazione deriva quindi anche il volume d’aria che nel medesimo arco temporale, l’elettrodomestico è in grado di trattare, considerando ovviamente le misure relative all’ambiente: una precisa correlazione tra spazio da trattare e capacità di lavoro del deumidificatore è in grado di garantire una sostanziale riduzione dell’umidità ambientale, ottimizzando anche i costi legati ai consumi energetici.

Potenza e consumi

L’aspetto dei consumi è senza dubbio da considerare, specie se tale elettrodomestico viene impiegato per periodi di tempo particolarmente protratti. Gran parte dei deumidificatori presenti in commercio sono costituiti da un sistema di consumo elettrico intermittente, che vede i consumi maggiori avvenire a intervalli, più o meno regolari, fatta eccezione per la prima fase di accensione, dove il dispositivo ha la necessità di raggiungere il pieno regime, nel più breve tempo possibile.

Di norma la potenza del deumidificatore varia da un minimo di 100 Watt per i modelli di dimensioni ridotte, fino ad un massimo di 600 Watt ed oltre, nelle tipologie concepite per ambienti di dimensioni estese. In genere per le comuni condizioni ambientali e locali di media grandezza, una potenza di circa 300 Watt risulta assolutamente sufficiente.

Deumidificatore elettrico

Funzionalità aggiuntive

Una volta identificata la classe di potenza del deumidificatore necessaria in funzione delle caratteristiche fisiche e di umidità del locale, è possibile considerare anche quelle che di norma sono le funzioni principali in dotazione al dispositivo. A parità di potenza, il mercato dispone di una vasta gamma di deumidificatori automatizzati, in grado non solo di ridurre l’umidità, ma anche di svolgere attività inerenti al trattamento e alla sanificazione dell’aria così come al relativo riscaldamento se necessario.

Esistono altresì dispositivi dotati di particolari filtri in grado di trattenere le particelle dell’aria, riducendo di conseguenza, anche il tasso di allergeni presenti: viene da sé che i modelli di deumidificatore in grado di purificare anche l’aria presentano costi maggiori oltre a richiedere una frequente manutenzione data ad esempio dalla sostituzione o dal lavaggio dei filtri volti a trattenere le impurità così come l’umidità.

Il deumidificatore può essere inoltre dotato di ulteriori funzionalità quali ad esempio la differenziazione dei livelli di potenza, il blocco dei comandi in presenza di bambini, la temporizzazione del funzionamento utile a definire intervalli di attività precisi durante il giorno o la notte. Modelli avanguardistici presentano inoltre la possibilità di controllare il dispositivo semplicemente sfruttando un’utile applicazione installata su smartphone.

Rumorosità del deumidificatore

Occorre inoltre valutare prima dell’acquisto, quella che è larumorosità del deumidificatore. Spesso tale dispositivo viene sfruttato anche durante le ore notturne e se l’abitazione non risulta isolata, può rappresentare senza dubbio un elemento di disturbo. Le emissioni acustiche prodotte dai deumidificatori di norma si aggirano intorno ai 45 decibel: al di sotto di tale soglia i deumidificatori risultano relativamente silenziosi. Valori prossimi o anche di poco superiori ai 50 decibel, necessitano di condizioni ambientali idonee a non recare eccessivo disturbo. Se di fatto invece l’apparecchio risulta necessari in locali adiacenti all’abitazione quali ad esempio cantina o garage, tale fattore non rappresenta un criterio da valutare in fase di scelta.

Tipologia di scarico dell’acqua

La praticità d’uso tipica di un deumidificatore subisce notevoli variazioni anche e soprattutto in funzione della tipologia di scarico dell’acqua di condensa introdotto nel dispositivo. Durante il processo estrazione dell’acqua dall’aria, mediante il fenomeno della condensazione, il dispositivo accumula nel tempo una certa quantità di acqua che va a depositarsi in modo temporaneo all’interno di un apposito contenitore: la relativa capacità influisce in maniera significativa sull’autonomia di funzionamento, poiché al raggiungimento del range di riempimento massimo, un elemento meccanico costituito da un galleggiante, provvede a interrompere l’alimentazione elettrica spegnendo il dispositivo. Ne consegue che, contenitori di dimensioni eccessivamente ridotte costringeranno a frequenti operazioni di svuotamento e relativi spegnimenti e riavvii del dispositivo, di certo non “salutari” per la longevità del dispositivo stesso.

Se la necessità è quella di sfruttare il deumidificatore con una certa frequenza, meglio dunque orientarsi preferibilmente su modelli che presentino un’elevata capacità di stoccaggioo in alternativa la predisposizione per consentire l’installazione di uno scarico esterno detto diretto o continuo:  tale sistema permette infatti di by-passare il problema legato al contenitore di raccolta, riversando l’acqua di condensa all’interno di un eventuale scarico a pavimento preesistente o di un contenitore con una portata di liquido maggiore, preventivamente installato dall’utente.

Design del deumidificatore

Anche la struttura esterna del deumidificatore ha la sua valenza, sebbene l’estetica risulti certamente poco rilevante qualora il dispositivo sia destinato ad essere impiegato prevalentemente in ambienti della casa isolati o poco frequentati: diversamente se la necessità è di fruire del deumidificatore nei locali principali dell’abitazione, è importante scegliere un modello che risulti piacevole e impattante anche all’occhio, mediante linee moderne e arrotondate e materiali hi-tech resistenti e particolarmente robusti.

Deumidificatori a sali

Manutenzione del deumidificatore

Esistono poi aspetti di carattere prettamente pratico e legati all’utilizzo del deumidificatore, i quali non devono certo essere trascurati: la manutenzione ordinaria del deumidificatore è uno di questi: deve risultare infatti quanto più semplice e rapida possibile. Nella maggior parte dei dispositivi tradizionali, privi di particolari funzionalità, è necessario estrarre e lavare semplicemente in maniera periodica, sia il filtro dell’aria realizzato in rete sintetica che protegge le ventole, operazione particolarmente importante, poiché permette di eliminare eventuali depositi di polvere che si accumulando sistematicamente all’interno del deumidificatore, e a causa dei quali possono anche annidarsi spore fungine delle muffe, batteri e virus. È necessario pertanto valutare attentamente la praticità di estrazione di tale filtro dal dispositivo così come la possibilità lavarlo in ogni sua parte in maniera efficace e capillare.

Qualora lo stesso deumidificatore vantasse anche la presenza di filtri integrativi volti alla purificazione dell’aria, è necessario consultare approfonditamente il manuale d’uso per verificare la facilità di manutenzione e la reperibilità più o meno semplice di eventuali componenti di ricambio, qualora si renda necessaria la sostituzione.

Prezzi del deumidificatore

Inutile negarlo, anche il prezzo riveste indubbiamente un ruolo non di certo marginale nella scelta di un qualsiasi elettrodomestico: per quel che concerne il deumidificatore, i costi si aggirano orientativamente intorno ai 150/250€ per i modelli standard, ma possono variare in maniera notevolmente significativa in funzione delle principali componenti e programmi opzionali che lo costituiscono.

Viene da sé infatti che, qualora si desideri acquistare deumidificatori costituiti da un’alta potenza, i prezzi inevitabilmente risultano significativi, motivo per cui è importante valutare i consumi e dispositivi inseriti nelle classi energetiche A+ e A++ per garantire un risparmio in termini di energia elettrica sul lungo periodo. Qualora il prezzo di un deumidificatore elettrico risulti eccessivamente gravoso, in alternativa è possibile ricorrere ai deumidificatori a sali, considerando però che tali modelli risultano adatti prevalentemente per superfici piuttosto contenute.