Il Centro di Coordinamento RAEE, l’organismo che per legge  si occupa del sistema di gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche, stila ogni anno un rapporto che fa luce sulle abitudini italiane riguardo lo smaltimento corretto e “differenziato” dei rifiuti tecnologici.

RAEE significa appunto Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche e rappresenta tutta quella categoria di dispositivi tecnologici che va dai televisori al frigorifero, passando per la lavatrice, la lavastoviglie e il computer.

Il rapporto dedicato al 2009, stilato dal Centro di Coordinamento RAEE, sottolinea un aumento delle apparecchiature elettriche smaltite dagli italiani nel modo corretto: dalle 65mila tonnellate del 2008 infatti, si è passati alle 193mila tonnellate del 2009, raggiungendo quasi gli standard imposti dall’Unione Europea.

La media di rifiuti tecnologici raccolta per ogni italiano è di 3,21 kg, ma un dislivello enorme differenzia ancora una volta gli abitanti del Nord da quelli del Sud Italia, a causa soprattutto della mancanza di strutture adeguate per la raccolta.

La differenza fra Nord e Sud

Tra il Nord e il Sud Italia la differenza tra la quantità di vecchi elettrodomestici raccolta da ogni cittadino italiano è piuttosto notevole: si passa dai 6,43 kg per ogni abitante del Trentino Alto Adige, all’ 1,93 kg per ogni abitante della Campania, all’1,88 per ogni abitante della Calabria, fino allo 0,82 kg per ogni abitante della Sicilia.

La mancanza di strutture adeguate per la raccolta di Raee contribuisce a rendere reale questo divario: complessivamente il Centro di Coordinamento RAEE serve l’86,3% della popolazione, con una distribuzione molto disomogenea dei 3044 centri di raccolta.

Solo il 34% dei comuni possiede un centro di raccolta sul proprio territorio; 2.711 centri di raccolta sono dislocati nel Nord Italia, e raggiungono il 96,2% della popolazione locale; soltanto 386 centri di raccolta servono il Centro Italia, raggiungendo l’84,7% dei residenti, mentre 487 centri si trovano al Sud, ma riescono a raggiungere solamente il 73,4% della popolazione.

Guardando ai numeri in ogni caso, sembra quasi (paradossalmente) che al Sud i centri funzionino più che al Nord: soltanto 487 centri di raccolta riescono a offrire un servizio a ben più della metà della popolazione residente, mentre oltre 2700 centri non riescono comunque a coprire il 100% della popolazione del Nord Italia.
Per maggiori informazioni sui centri di raccolta e lo smaltimento dei rifiuti tecnologici, visitate il sito www.cdcraee.it.

Le aspettative per il futuro

L’obiettivo del Centro di Coordinamento RAEE è quello di arrivare a 4 kg pro capite di rifiuti elettronici raccolti dai centri preposti.

Questo obiettivo sarà più facile da raggiungere considerando l’introduzione «dell’uno contro uno» (l’obbligo da parte del distributore di ritirare i Raee a fronte dell’acquisto di un nuovo apparecchio).

Gli elettrodomestici più “smaltiti”

La classifica degli elettrodomestici e degli apparecchi più smaltiti dagli italiani vede in testa televisori e monitor; seguono i frigoriferi, poi lavatrici e lavasciuga, e infine i piccoli elettrodomestici e l’elettronica di consumo.

Fanalino di coda sono le sorgenti luminose, non ancora correttamente smaltite dalla popolazione italiana.