Il frullatore ad immersione, col passare del tempo è divenuto uno strumento piuttosto comune in ogni cucina, questo poiché consente di preparare facilmente dai succhi alle spremute, dalle vellutate di verdure, agli smoothies, senza tralasciare zuppe, omogeneizzati e molto altro, il tutto in tempi particolarmente ridotti, risultando tuttavia noto anche come minipimer, termine che Braun attribuì al suo frullatore ad immersione.

I primi frullatori ad immersione vennero immessi sul mercato intorno agli anni Cinquanta, ma è solo negli anni Settanta che tale elettrodomestico vide un vero boom. Ad oggi risulta dunque indispensabile poiché pratico, piccolo, facile da pulire, ergonomico, versatile, dopo aver conquistato professionisti del settore e casalinghe.

Come è fatto un frullatore ad immersione

Il frullatore a immersioneè caratterizzato da un corpo centrale, composto a sua volta da un motore e un’impugnatura, un attacco destinato all’utilizzo di eventuali accessori, ognuno composto da leve, tasti e pulsanti appositi. Adiacente al corpo centrale, è presente una sorta di asta, il collegamento principale volto ad unire tutte le testine al corpo motore. La quantità di accessori intercambiabili può ovviamente variare in funzione della tipologia e modello di dispositivo, solo indirettamente dal prezzo. Ed è proprio grazie agli accessori che è possibile utilizzare il frullatore ad immersioneper triturare, frullare, montare gli albumi d’uovo o la panna montata e, in alcuni casi anche impastare, permettendo i più svariati utilizzi.

Per scegliere il frullatore ad immersione migliore, è necessario in primis prendere in considerazione una serie di caratteristiche e di funzionalità in grado di adattare l’elettrodomestico alle più svariate esigenze e necessità del consumatore. In commercio sono infatti disponibili frullatori ad immersione professionali, pensati principalmente per poter supportare sessioni di lavoro prolungate così come dispositivi particolarmente economici per chi invece non presenta esigenze particolari.

Destreggiarsi tra le molteplici soluzioni a disposizione non è mai facile quando si sceglie di acquistare un frullatore ad immersione: ecco che risulta consigliato effettuare molteplici confronti per comprendere in fase di scelta, quale prodotto dispone del miglior rapporto qualità/prezzo.

frullatore ad immersione

Perché acquistare un frullatore a immersione

Il frullatore ad immersione di fatto è un piccolo elettrodomestico che solo negli ultimi anni, ha trovato ampio impiego nelle cucine professionali così come casalinghe: questo poiché risulta particolarmente apprezzata non solo l’utilità dello stesso ma anche e soprattutto la relativa capacità di mixare, frullare, sminuzzare, montare e impastare in pochi minuti e senza fatica, riducendo al minimo l’ingombro dato dalle dimensioni compatte e particolarmente ridotte.

La sua storia ha inizio nel 1937a opera di Fred Osiusche produsse e commercializzò il Miracle Mixer, una versione modificata e aggiornata di un dispositivo precedente, ideato solo qualche decennio prima, il cosiddetto Blender. Nel corso degli anni poi, il frullatore ad immersione ha subito inevitabili modifiche e migliorie: basti pensare che inizialmente esso veniva attivato manualmente per poi essere munito di un comodo motore elettrico che ne ha semplificato notevolmente il funzionamento così come l’efficacia.

Tale elettrodomestico di fatto presenta notevoli differenze rispetto a un frullatore tradizionale: maggiormente compatto e facilmente gestibile durante l’utilizzo, comporta una più facile pulizia, permettendo di essere riposto anche in spazi particolarmente ridotti. Un minipimer a immersione a differenza di un comune frullatore risulta ovviamente più pratico proprio perché non necessita dell’utilizzo di uno specifico contenitore ma può essere utilizzato all’interno di pentole, recipienti e ciotole, inserendo all’interno l’asta metallica che lo compone. Tali vantaggi contribuiscono pertanto a rendere l’elettrodomestico facilmente trasportabile offrendo l’opportunità di utilizzarlo eventualmente anche fuori casa, in vacanza o semplicemente ovunque sorga la necessità di cucinare pietanze particolari.

Motore a corrente continua e a corrente alternata

Secondo le opinioni e l’esperienza dei migliori chef, per scegliere il frullatore ideale è necessario innanzitutto valutarne la potenza, e conseguentemente anche la tipologia di motore che costituisce il dispositivo. La potenza del motore indica l’energia espressa in watt, che esso assorbe corrente elettrica anche se di fatto, la presenza di valori piuttosto elevanti non implica necessariamente le migliori prestazioni possibili: i motori di norma installati sui frullatori ad immersione possono distinguersi fondamentalmente secondo due macro-categorie:

  • Motore a corrente continua (CC): può presentare una potenza variabile che di norma oscilla tra i 200 W fino ad arrivare agli 800 W. Un incremento della potenza determina una capacità di sminuzzamento degli alimenti superiore e, qualora sia necessario ad esempio sminuzzare ghiaccio o ancora frutta secca, sorge la necessità di selezionare un modello preferibilmente potente. Qualora invece il frullatore ad immersione venga impiegato principalmente nella preparazione di frullati o smoothies, un dispositivo da 400 W può senza dubbio risultare sufficiente. Questa tipologia di motore, indicato prevalentemente per un utilizzo domestico, è tuttavia suscettibile al surriscaldamento, e necessita pertanto di essere utilizzato con moderazione. quindi vanno usati con una certa moderazione.
  • Motore a corrente alternata (CA): installato solitamente sui frullatori ad immersione ad utilizzo professionale, presentano una potenza ridotta tra i 150 W e i 300 W, ma al contempo offrono il vantaggio di poter essere utilizzati anche per lunghe sessioni di lavoro. Il rischio di surriscaldamento in questo caso risulta particolarmente ridotto e tale motore è in grado di garantire un ridotto assorbimento energetico con un conseguente risparmio in termini di consumi. Trattandosi in questo caso di un prodotto professionale, il prezzo risulterà inevitabilmente più elevato, anche se qualora sia necessario disporre di un elettrodomestico in grado di operare con ogni genere di materia prima vale senza dubbio la pena, investire qualche euro in più a garanzia di una maggiore affidabilità.

Peso e dimensioni ideali del frullatore ad immersione

Alcune ricette che prevedono l’utilizzo del frullatore ad immersione possono richiedere tempi di preparazione relativamente lunghi: risulta pertanto necessario tenere conto della praticità così come della maneggevolezza del dispositivo. Un valido elettrodomestico dovrebbe pesare all’incirca 900 g, essere dotato di un’impugnatura ergonomica, di un rivestimento anti-scivolo, e presentare tasti ampi e morbidi, facili da premere così come da un motore silenzioso e che non emetta eccessive vibrazioni. Ulteriore fattore che di fatto incide in maniera significativa sulla praticità del frullatore ad immersione è rappresentato dalla lunghezza del cavo che deve permettere un’adeguata libertà di movimento.

I modelli più economici dispongono di un cavo lungo circa 1 metro, che potrebbe non risultare adeguatamente sufficiente per muoversi all’interno della cucina in totale libertà. Diversamente se si preferisce ovviare il problema di un cavo inadeguato, è possibile comunque scegliere un modello a batterie ricaricabili, del tutto privo di alimentazione a corrente elettrica.

In ultimo, per agevolare le operazioni di pulizia, è sempre preferibile optare per un modello dotato di gambo estraibile che possa essere dunque smontato e lavato facilmente sia in acqua corrente che in lavastoviglie, verificandone tuttavia l’idoneità del materiale con cui il dispositivo è realizzato. Per un utilizzo più comodo e funzionale in cucina è infine consigliabile optare per un frullatore ad immersione dotato di gancio, in modo tale da poterlo appendere e sfruttarlo in ogni momento in cui ne sorga la necessità, in maniera rapida e immediata.

frullatore a immersione accessori

Materiali: acciaio o plastica

I prezzi del frullatore ad immersione variano e dipendono in funzione dei materiali con cui lo stesso dispositivo è realizzato e che risultano di particolare importanza poiché destinati ad entrare a stretto contatto col cibo. Il blocco motore può pertanto essere realizzato in qualsiasi materiale purché robusto e sicuro mentre il contenitore sovente viene proposto in vetro o policarbonato: nel primo caso risulta vantaggioso poiché può essere lavato con facilità e non implica il rischio che possa assorbire gli odori.

Di contro il policarbonato risulta invece essere indistruttibile. Nella scelta del mixer ad immersione è tuttavia importante analizzare soprattutto i materiali del gambo, che di norma sono prevalentemente due: la plastica di tipo ABS, particolarmente resistente così come l’acciaio.

La plastica è senza dubbio il materiale più economico e di conseguenza tra i più utilizzati nei prodotti di fascia medio bassa, ma di contro tende a macchiarsi con facilità, risultando maggiormente soggetta a eventuali rotture. Le plastiche non certificate come “senza BPA” possono altresì rilasciare, proprio se sottoposte ad alte temperature il bisfenolo, sostanza che rischia di comportare addirittura infertilità maschile. Prima di procedere all’acquisto di un frullatore è quindi opportuno controllare le specifiche del prodotto.

Se poi è necessario utilizzare alimenti bollenti ecco che la plastica appare particolarmente sconsigliata. L’acciaio invece risulta essere un materiale decisamente robusto, resistente e duraturo nel tempo, e ovvia il rischio di rilasciare eventuali sostanze potenzialmente dannose per l’organismo determinando un elettrodomestico di qualità e presentando di conseguenza un prezzo maggiormente elevato.

Struttura del frullatore ad immersione

Ulteriore elemento decisivo qualora si renda necessario l’acquisto del frullatore ad immersione, è rappresentato senza ombra di dubbio proprio dalla sua struttura. Gran parte dei minipimer risulta dotata di gambo estraibile, particolarmente pratico per la pulizia ma di contro, non in grado di garantire l’ottimale solidità che tale elettrodomestico impone. I modelli professionali o semi-professionali invece dispongono di gambo fisso e di un corpo macchina completamente impermeabilizzato, elementi che garantiscono l’ottimale pulizia e un’idonea resistenza.

Il gambo estraibile può comunque disporre di tre differenti sistemi di sgancio e aggancio. Lo sganciamento a tasto singolo fa in modo che il gambo si agganci a pressione e si sganci mediante il semplice utilizzo di un tasto. Lo sganciamento a tasto doppio invece prevede che il gambo venga agganciato attraverso la pressione di due tasti e sganciato svitandolo dal corpo motore mediante avvitamento. In ultimo l’avvitamento 

dove, come suggerisce il termine stesso, il gambo viene agganciato e sganciato mediante avvitamento e svitamento. In questo caso la scelta può variare in funzione delle esigenze personali e delle necessità puramente soggettive. Ulteriore fattore da non sottovalutare qualora sia necessaria la scelta di un frullatore ad immersione è rappresentato dalle lame: i modelli più comuni disponibili sul mercato sono dotati di norma dotati di 2 lame, anche se gran parte dei produttori negli ultimi anni, hanno ottimizzato i propri dispositivi dotandoli di ben 4 lame di lunghezze differenti, in grado di agevolare sensibilmente il taglio.

Accessori frullatore ad immersione

I frullatori ad immersione sono di norma dotati di molteplici accessori, tutti finalizzati a migliorare sensibilmente l’esperienza d’uso in cucina. Importante in primis esaminare accuratamente le lame, sia in termini di forma che ovviamente di quantità. I frullatori ad immersione di media qualità presentano al massimo 4 lame mentre i dispositivi più costosi e avanzati possono comprendere addirittura 6 lame differenti. Essere informati sulle tipologie di lame disponibili, è pertanto fondamentale poiché tale elemento strutturale condiziona in maniera significativa le prestazioni del dispositivo. Le lame migliori appaiono lunghe, orientate secondo angolazioni differenti, in parte seghettate e in parte lisce.

Tra gli accessori forniti comunemente in dotazione col frullatore ad immersione, compare il bicchiere/contenitore, la cui capacità generalmente può variare da 500 ml fino a un litro, spesso dotato inoltre di un coperchio ermetico che consente la conservazione della preparazione anche in frigorifero.

Lo stesso coperchio può essere dotato di un foro richiudibile attraverso il quale è possibile introdurre eventuali ingredienti aggiuntivi anche in fase di preparazione e a dispositivo attivato. In genere graduato, il contenitore offre il vantaggio di poter misurare con estrema precisione la quantità di ingredienti senza la necessità di doversi avvalere di una bilancia. I modelli di fascia medio/bassa sfruttano essenzialmente materiali quali la plastica o l’ABS mentre, dispositivi più evoluti e professionali possono facilmente disporre di un contenitore in vetro, facile da pulire e privo del rischio di assorbire eventuali cattivi odori, risentendo maggiormente della normale usura sul lungo periodo.

Ulteriore accessorio particolarmente gettonato risulta essere il tritatutto, la cui capacità può variare da 250 ml a 500 ml: solitamente dotato di un coperchio in grado di agevolare l’aggancio del corpo motore al frullatore insieme alla frusta, rappresenta un must have. Quest’ultima può invece essere agganciata al corpo motore sostituendo la cosiddetta “barra ad immersione”. I modelli professionali e top di gamma, possono inoltre presentare accessori supplementari quali ad esempio il robot da cucina e il gambo schiacciapatate e passaverdure.minipimer

Come pulire il frullatore a immersione

La pulizia costante ed accurata del frullatore ad immersione è importante non solo per mantenerne inalterate nel tempo le prestazioni, ma anche e soprattutto per una questione di igiene. Il dispositivo può essere lavato mediante l’uso di prodotti differenti quali detersivi liquidi e per i piatti coadiuvati da una spugnetta morbida, evitando il lato abrasivo, qualora presente, per evitare graffi o eventuali abrasioni.

Qualora l’elettrodomestico venga impiegato per trattare alimenti dall’odore forte e particolarmente persistente, è possibile utilizzare l’alcool, l’aceto o il succo di limone, immergendo le parti interessante in un recipiente precedentemente riempito con acqua. I pezzi andranno dunque mantenuti in posa per almeno 10 minuti all’interno di tale soluzione, per poi essere risciacquati semplicemente con acqua corrente. Qualora il cattivo odore tenda a persistere, è possibile strofinare direttamente la buccia di limone sui vari componenti.

Qualora invece si disponga di un frullatore ad immersione la cui asta non risulti estraibile, è possibile procedere alle operazioni di pulizia, inserendo acqua bollente e un cucchiaio di aceto bianco in un contenitore capiente, avviando il dispositivo per 30 secondi e rimuovendo in questo modo eventuali residui di cibo adesi ai vari componenti. Terminata l’operazione sarà in questo caso possibile asciugare l’elettrodomestico con un panno morbido.

La platica, specie nei modelli di fascia medio-bassa, potrebbe ingiallirsi col tempo e l’utilizzo prolungato: in questo caso il rimedio più efficace, è rappresentato dall’aceto di mele, utile nella rimozione delle macchie. Anche in questo caso occorre inserire in una bacinella, acqua e aceto in proporzioni 1:2, sia per le componenti in plastica che metalliche. Importante tuttavia prestare attenzione al motore che, al contrario, non può essere pulito per mezzo di liquidi: in questo caso la sola modalità di pulizia possibile per non metterne a rischio l’integrità, è l’utilizzo di un panno asciutto o dell’aria compressa, utile alla rimozione di polveri e residui di cibo ormai secchi.

Importante infine attenersi sempre alle indicazioni riportate comunemente sul manuale d’uso fornito dal produttore unitamente al dispositivo, entro il quale sono elencate tutte lebest practice utili a mantenere l’elettrodomestico sempre efficiente sul lungo termine.